Reviews of "Nostradamus"

NIKOLO KOTZEV’S NOSTRADAMUS
(Steamhammer/ SPV)


Tre anni di lavoro, scrittura, arrangiamento e realizzazione. Questo il background della rock opera di Nikolo Kotzev (chi ricorda i Brazen Abbot?) sulla figura di Nostradamus. Un grande disco di hard rock, a tratti elegiaco, a volte sconfinante nei terriotri pomp-rock che da tempo non venivano esplorati nemmeno dalle guide storiche più in vista. Classe e gusto nel doppio disco di all stars. Glenn Hughes, Jorn Lande, Joe Lynn Turner, Sass Jordan, Doogie White, Alannah Myles, Goran Edman a ricoprire i ruoli dei personaggi chiave, in un secolo Decimo Sesto dove inquisizione, profezie, sentimenti e drammi umani si scambiano le prime linee della vicenda. Il proscenio è una sequenza da steady cam, poggiata sugli efficaci arrangiamenti orchestrali mai sopra le righe, tesi a dare i pieni che mancherebbero all’impasto globale che risulta estremamente equilibrato nel colorare gli stati d’animo e il pathos delle situazioni descritte sapientemente da un brillante sognwriting. Una prova da maestro, grazie anche all’indubbia classe del cast chiamato a raccontare le vicende. Non mancano le zaffate sulfuree bilanciate dai cuori acustici in estasi, in una tensione che si lascia assaporare tranquillamente, che forse non raggiunge i toni di capolavoro, ma rappresenta senza alcun dubbio un ottimo lavoro, dedicato senza distinzione a tutti coloro che non vivono di soli distorsori a palla o doppie casse sparate senza soluzione di continuità dal primo all’ultimo secondo. Classe, signori, questa. E da uno come Kotzev forse ce lo potevamo aspettare, in zone dove Ayreon ha fallito e Avantasia non si è addentrato. La rock opera dell’anno? Sicuramente sarà difficile superarne l’intensità. Fatelo vostro, premete play, seguite il libretto.

8,5/10
Fabio Negri

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