Reviews of "Nostradamus"

NIKOLO KOTZEV’S NOSTRADAMUS
(Steamhammer/ SPV)


Se noi vivessimo in un mondo regolato da una giustizia ultraterrena “Nostradamus” avrebbe dovuto vendere minimo 5 milioni di copie, vincere 3 o 4 Grammy Awards e Nikolo Kotzev sarebbe dovuto entrare nella Hall of Fame , ma non ci sarebbero altresì guerre, discriminazioni di sorta, il Papa la Chiesa e Berlusconi al Governo.
Quindi teniamoci religioni ed ingiustizie varie, e Nikolo Kotzev e la sua musica come patrimonio destinato a pochi. Bene… che dire dopo questo piccolo sfogo personale…. semplice… che “Nostradamus” è un capolavoro indiscutibile. Fate dunque spazio tra “1987” e “Appetite for…” poiché l’ultima opera del chitarrista bulgaro trapiantato in Svezia entra di diritto tra i capolavori dell’Hard Rock mondiale degli ultimi 15 anni. Tre anni ci sono voluti per comporre le musiche, realizzare il concept e dare alle stampe “Nostradamus” che si propone di analizzare tematicamente la vita e le profezie del famoso astrologo, letterato, alchimista, guaritore (e chi più ne ha più ne metta) vissuto in Francia nella prima metà del ‘500 sotto la Monarchia di Enrico II.
Lasciamo tuttavia da parte l’analisi filologica del testo ed occupiamoci invece più in particolare dell’aspetto musicale. L’elemento che balza subito agli occhi appena sfogliato il booklet (stendiamo un velo pietoso sull’orrenda copertina che sa molto di gioco per la play station) è l’incredibile partèrre di musicisti e cantanti che accompagnano Nikolo in questa sua nuova avventura. Rimane pressochè inalterata la line up che tutti conosciamo sotto il monicker Brazen Abbot , fatta eccezione per il solo Thomas Wikkstrom, non presente nel concept in questione, a cui si aggiungono nomi del calibro di Jorne Lande (Ark,The Snakes, Millenium), Doogie White (Rainbow), Alannah Miles e Sass Jordan (rockeuse canadese molto apprezzata in patria ma piuttosto sconosciuta nel resto del mondo). A tutto ciò aggiungiamoci un’orchestra sinfonica composta da 35 elementi e preparatevi ad 1 ora e 40 minuti di godimento musicale senza sosta. E’ incredibile infatti come “Nostradamus” si mantenga per tutta la durata dei 2 cds su livelli qualitativamente elevatissimi.
Già con “Pieces of a dream”, introdotta da un’overture strumentali, ci rendiamo conto di cosa sia riuscito a creare Kotzev, si tratta di una power ballad interpretata da un Glenn Hughes in stato di grazia in grado di passare da momenti soulful ad interpretazioni dove grinta e tecnica la fanno da padrone. Con la seconda track ammetto di aver rischiato l’infarto, dopo un coro molto QUEEN style irrompe un Joe Lynn Turner incazzato come non mai per passare a sua volta il testimone a Sua Santità Goran Edman per un inciso stratosferico….. J.L.Turner e G. Edman che duettano… cosa volere di più dalla vita? Il bello è che ogni singolo brano sarebbe degno di essere commentato con un tale entusiasmo ma mi rendo conto che non è possibile, d’altronde come rimanere indifferenti di fronte ad un inedito duetto tra Alannah Myles e J. Lynn Turner, o ascoltando Goran Edman dar vita ad un brano come “War of religions”…
In somma al cospetto di un masterpiece del genere non mi resta che aggiungere un autoritario “Don’t miss it!” e un Grazie Nikolo!

10/10
Umberto “melodic head” Sartini

Slam! (http://www.slamrock.f2s.com/)